Ultima modifica: 2 Marzo 2015

MIUR con CM 3 del 13 febbraio 2015 – I nuovi modelli nazionali di certificazione delle competenze nel I ciclo d’istruzione

I nuovi modelli nazionali di certificazione delle competenze nel I ciclo d’istruzione.

Finalmente il MIUR con CM 3 del 13 febbraio 2015 ha emanato la bozza dei modelli nazionali per la certificazione delle competenze nel I ciclo, che si aggiungono al modello per la certificazione delle competenze alla fine del biennio già in vigore dal 2009.

Ciò ribadisce l’esplicito viraggio della proposta formativa della scuola italiana del primo ciclo verso la prospettiva delle competenze.

Sebbene si tratti di modelli sperimentali, di cui si prevede la messa a regime nell’arco di tre anni, si tratta di un’ulteriore “tassello” della progressiva revisione dell’impianto formativo della scuola in atto da diversi anni.

Un tassello particolarmente significativo in quanto:

conferma e ribadisce l’esplicito viraggio della proposta formativa della scuola italiana del primo ciclo verso la prospettiva delle competenze (le linee guida che accompagnano l’emanazione dei modelli ricostruiscono puntualmente questa evoluzione);
legittima il profilo in uscita dell’allievo/a al termine del I ciclo, da cui sono tratte le voci presenti nel modello della scuola secondaria di primo grado e sulla cui base sono state elaborate le voci del modello di fine scuola primaria, presente nelle Indicazioni nazionali 2012 ma spesso trascurato nelle proposte curricolari delle scuole;
pone al centro dell’attenzione le competenze chiave per l’apprendimento permanente definite a livello europeo, in quanto traguardi di apprendimento su cui è costruito il profilo in uscita e a partire dai quali sono ricavate le voci presenti nel modello di certificazione (a tale riguardo sarebbe stato preferibile limitare le voci del modello alle 8 competenze chiave europee, eventualmente scorporando le competenze matematiche dalle competenze scientifico-tecnologiche);
connette le discipline di insegnamento alle competenze chiave europee sollecitando ad evidenziare il contributo che i saperi disciplinari danno allo sviluppo dei traguardi di competenza previsti dal profilo;
rafforza tali messaggi per i docenti della scuola primaria, in quanto nelle Indicazioni nazionali 2012 il profilo formativo in uscita e il riferimento alle competenze europee riguardava la conclusione della scuola secondaria di primo grado;
colloca in forte linea di continuità i traguardi di apprendimento terminali della scuola primaria con quelli della scuola secondaria di primo grado, proponendo un quadro di riferimento comune alla progettazione formativa degli Istituti comprensivi;
raccorda la funzione certificativa della valutazione con la funzione orientativa, includendo il giudizio di orientamento nel modello di certificazione delle competenze.
L’emanazione del modello di certificazione contribuisce a richiamare e consolidare le premesse di tali orientamenti, già tutte presenti nel testo delle Indicazioni nazionali 2012, riportandole a un terreno, quello della valutazione degli apprendimenti su cui la scuola reale è particolarmente sensibile e reattiva. Diciamo che si potrebbe sintetizzare il messaggio rivolto alle scuole contenuto nell’emanazione dei modelli di certificazione in questo modo: “se non ve ne siete ancora accorti vi ricordiamo che anche la scuola italiana si sta orientando verso le competenze!”

Entro questo sfondo rimangono comunque molte ombre all’orizzonte tra cui la mancata armonizzazione dei modelli emanati per il I ciclo con quelli presenti o attesi per il II ciclo.




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